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La “French Tech” e il Regime Fiscale di Incentivazione agli Investimenti nelle Startup Francesi

Nohema Dottori Commercialisti Revisori Legali

Negli ultimi anni, la Francia si è affermata come uno degli hub tecnologici più dinamici d’Europa, anche grazie a un impianto normativo favorevole alla nascita e allo sviluppo di imprese innovative. In questo contesto si inserisce l’iniziativa governativa denominata La French Tech, una strategia nazionale lanciata nel 2013 per promuovere e sostenere l’ecosistema delle startup, anche attraverso meccanismi di incentivazione fiscale destinati agli investitori e ai talenti internazionali.

Il contesto normativo: cos’è “La French Tech”

La French Tech è un’etichetta e al tempo stesso un insieme di misure promosse dal Ministero dell’Economia e delle Finanze francese, con l’obiettivo di attrarre capitali, competenze e imprese tecnologiche. Il progetto comprende un sistema articolato di agevolazioni fiscali, contributi pubblici, e strumenti finanziari dedicati alle imprese innovative, riconosciute come Jeunes Entreprises Innovantes (JEI) o Start-up de la French Tech.

Agevolazioni fiscali per gli investitori: il dispositivo “Madelin”

Uno dei pilastri della strategia fiscale francese a favore delle startup è rappresentato dal cosiddetto dispositif Madelin, un regime di deduzione fiscale destinato alle persone fisiche che investono nel capitale di PMI innovative non quotate.

Principali caratteristiche del regime Madelin:

  • Detrazione IR pari al 18% o al 25% (in base al periodo fiscale e all’approvazione della Commissione Europea) dell’investimento effettuato;
  • Plafond massimo annuo: 50.000 euro per i single, 100.000 euro per i coniugi soggetti a imposizione congiunta;
  • Le quote devono essere detenute per almeno cinque anni;
  • La società oggetto dell’investimento deve soddisfare requisiti stringenti in termini di innovazione, attività economica prevalente, dimensioni, e localizzazione.

Stock-options, BSPCE e incentivi ai talenti

Per attrarre e fidelizzare figure altamente qualificate nel settore tecnologico, l’ordinamento francese prevede strumenti fiscali agevolati legati alla partecipazione al capitale, tra cui:

  • Bons de Souscription de Parts de Créateur d’Entreprise (BSPCE): strumenti simili alle stock options, riservati ai dipendenti e dirigenti delle startup. I guadagni derivanti dall’esercizio dei BSPCE beneficiano di un trattamento fiscale e contributivo particolarmente favorevole, con aliquote ridotte rispetto ai regimi ordinari.
  • Actions gratuites e stock-options classiques, anch’esse soggette a regimi fiscali incentivanti, a condizione che siano rispettate le condizioni previste dalla normativa (durata minima di detenzione, periodo di indisponibilità, ecc.).

Il ruolo di Bpifrance e dei fondi French Tech

Un altro elemento cardine del sistema francese è rappresentato da Bpifrance, la banca pubblica d’investimento, che funge da attore centrale nel finanziamento delle startup, con strumenti di co-investimento, garanzia e prestito agevolato. In particolare, attraverso il Fonds French Tech Seed e altri veicoli tematici, Bpifrance interviene in fase pre-seed e seed per sostenere startup ad alto potenziale tecnologico.

Vantaggi per investitori esteri

La normativa francese prevede l’estensione degli incentivi anche a soggetti non residenti, a condizione che l’investimento sia realizzato in società stabilite in Francia o nell’ambito dello Spazio Economico Europeo (SEE) e che queste rispettino i criteri di eleggibilità.

Inoltre, il visto French Tech, rilasciato in forma semplificata per imprenditori, investitori e talenti tech stranieri, rappresenta un ulteriore incentivo all’internazionalizzazione dell’ecosistema francese.

Conclusioni

L’approccio francese, ispirato a un modello di State-backed venture capitalism, ha dimostrato un’efficacia crescente nel posizionare la Francia tra i Paesi più attrattivi per l’innovazione tecnologica in Europa. Gli strumenti fiscali e normativi del sistema French Tech offrono numerose opportunità, non solo per le startup nazionali, ma anche per investitori e operatori italiani interessati a diversificare le proprie attività in un contesto dinamico e supportato da politiche pubbliche proattive.

 

Lo Studio resta a disposizione per approfondimenti, analisi personalizzate e assistenza nell’accesso agli incentivi fiscali e agli strumenti di investimento nell’ambito della French Tech.